Quando si è impregnati dal sacro tumulto interiore che trova sfogo solo nel momento della creazione, non si ha il tempo di definire che cos’è l’arte. L’artista sa che il suo lavoro sovverte l’ordine temporale, la creazione che di colpo muta da momento e testimone di un luogo e un tempo a senza luogo nè tempo, momento eterno, atto creativo dell’artista.
Se un oscuro osservatore dell’opera potesse camminare sui sentieri che l’artista affannandosi, ha percorso soffrendo nel suo travaglio, forse l’arte perderebbe la sua forza fascinatrice. Indagare con ossessiva minuzia di comparazioni tra colori e singole pennellate, non attinge alla psicoanalisi d’arte, ricerca psicanalitica dell’animo dell’artista, ma fa sì che si perda il momento della generativa creazione. Ridare indipendenza all’opera esalta la genialità liberata dalle ferite del bisturi delle disquisizioni interpretative. La genialità è sempre mista alla lucida follia esplorativa.Nella grande confusione che è in atto oggi nel sistema dell’arte, molto spesso ci riesce difficile capire quali sono le ricerche valide rispetto ad una produzione di centinaia di migliaia di pseudo artisti. Questa difficoltà si è innestata nel momento della globalizzazione, quando cioè, si sono aperti a nuovi mercati i meccanismi che funzionavano già da qualche decennio nel nostro paese e che, applicati a un sistema globale sembravano aver smarrito principi fondanti.Questa esigenza di riconfigurare tutto il sistema ha evidenziato nuovi valori, mentre altre componenti, fondamentali nel vecchio sistema sono finite nel dimenticatoio. L’arte ha bisogno di ritornare alla sua essenza, alla sua capacità di rinnovarsi continuamente nella produzione dell’atto creativo. L’opera è intesa come azione temporale nella creazione, piuttosto che come prodotto. In questo luogo la tecnica assume il ruolo di mediazione, tra il rigore formale che ogni opera deve avere e la sua fruizione.L’arte è già futuro, la produzione artistica appartiene al proprio tempo solo come fenomenologia del creare. Nello spazio temporale l’opera d’arte diviene autonoma l’istante dopo essere stata creata, da quel momento il futuro arricchirà la fruizione e il contesto cambiando e arricchendo continuamente l’opera d’arte.
What is artby by Franco Sinisi
When you are saturated by the sacred inner turmoil which breaks loose only in the moment of creativity, you do not have the time to define what art is. The artist knows that his work subverts the temporal order, the creation suddenly changes from moment and witness of a place or time to one without place and time, eternal moment, artist’s creative act. If an unknown viewer of this work of art could walk along the same paths the artist has travelled struggling and suffering in his anguish, art might lose its fascinating strength. Inspecting with obsessive preciseness of comparison between colours and single strokes, does not draw from the psychoanalysis of art, psychoanalytical research of the artist’s soul, but makes the generative creation moment get lost. Giving independence to the work of art enhances the genius, freed from the wounds of interpretive discourse lancet. Genius is always mixed with lucid exploratory folly. In the great confusion going on nowadays in the art system, it is very often difficult to understand which researches are convincing in the production by hundreds of thousands of pseudo-artists. This difficulty comes out of globalization, that is when the mechanisms already in place for a few decades in our country and which, applied to a new global system, seemed to have lost their fundamental principles, have been opened to new markets.This need for reconfiguring the whole system has highlighted new values, while other parts, fundamental in the old system, have fallen by the wayside. Art needs to go back to its essence, to its ability to reinvent itself continuously in the production of the creative act. The work of art is meant as temporal action in the creation, rather than product. Here, technique takes on the role of mediation, between the formal accuracy each work needs and its appreciation.Art Is already future, the artistic production belongs to its own time only as phenomenology of creation. In the temporal space, the work of art achieves autonomy immediately after being created, from that moment future will enrich use and contest changing and enhancing the work of art over and over again.